Turismo sostenibile: come viaggiare in modo responsabile

Nel 2017 l’ONU ha dichiarato l’anno internazionale del turismo sostenibile, evidenziando il problema dell’impatto che il turismo di massa ha sull’ambiente. L’importanza di questa iniziativa è quella di diffondere sempre più la consapevolezza di una nuova forma di turismo che non altera l’ambiente ma che consente di promuovere un modo rispettoso di viaggiare incentivando le economie locali.

Questo tipo di turismo si differenza dal turismo di massa non solo per la sensibilità nel preservare la salute del pianeta, ma anche per la scelta di attività da svolgere all’interno della propria vacanza. Se infatti il turismo fino a 20 – 30 anni fa era quello dei villaggi turistici, dove ci si ritrovava a dividere gli spazi e i tempi con persone di tutte le nazionalità, ora è sempre più in crescita una nuova forma di turismo.

Turismo sostenibile: un turismo di nicchia?

Nel 2016 si è registrato un giro d’affari del turismo sostenibile di 1260 miliardi di dollari con circa un miliardo e 200 mila viaggiatori a livello internazionale. Questi dati, insieme a quelli riscontrati da un rapporto italiano sul turismo sostenibile ed ecoturismo (a cura di IPR Marketing e Fondazione Verde), hanno messo in evidenza come fino al 44% del campione esaminato sia disposto a pagare qualcosa in più nella media per avere accesso a servizi sostenibili. C’è quindi un attenzione particolare per la tematica ambientale ma soprattutto, fortunatamente, un’inversione di tendenza per quanto riguarda le abitudini degli italiani.

Secondo questo rapporto ci sono tutte le condizioni per fare dell’Italia il paese guida per lo sviluppo e la promozione del turismo sostenibile, un segno evidente di come questa tematica debba essere discussa anche a livello politico, per favorire l’incentivazione di investimenti nel settore dell’efficientamento energetico.

Consumo consapevole e di qualità

La conoscenza del turismo sostenibile in Italia è sempre più in crescita (il 78 % secondo il report italiano), essa include anche il rispetto dell’ambiente e la riduzione dei consumi di energia e delle risorse territoriali. Questo porta ad avere anche una consapevolezza etica elevata che contribuisce nella scelta della meta, dei mezzi usati per spostarsi e infine della struttura da prenotare.

La sensibilità sul tema della sostenibilità è un esigenza avvertita negli ultimi anni, poiché lo storico sfruttamento massivo generato in certe aree del territorio italiano è stato sempre riconducibile ai flussi turistici. Avendo questo fenomeno interessato tutta l’Italia da anni, le persone fanno sempre più attenzione a certi aspetti, per evitare di dare origine a danni ecologici causati dalla forte speculazione edilizia e quindi dalla cementificazione del territorio.

Per tutte queste ragioni, il turismo sostenibile è la soluzione adatta per poter godere di una vacanza rilassante e soprattutto genuina e di qualità. Il primo passo di chi intende fare un viaggio sostenibile è quello di preferire una meta vicina, preferendo una mobilità che riduca o annulli del tutto i consumi di emissioni inquinanti, come il treno o la bicicletta.

Per quanto riguarda la struttura dove trascorrere il proprio soggiorno, la scelta è sempre quella di alloggiare in un posto che rispetti la natura e che abbia un attenzione particolare sulla riduzione dei consumi e sull’utilizzo di energie rinnovabili. Sulla possibilità di spendere il 10 o il 20% per fare una vacanza green, il 46% degli intervistati del report, sostiene di essere disponibile a pagare per in più per non danneggiare l’ambiente durante le proprie vacanze (percentuale sopra la media delle rilevazioni degli ultimi sette anni).

I numeri di una vacanza sostenibile italiana  

Prima di scegliere una struttura turistica, il 41% degli italiani si informa che sia sostenibile e il 75% utilizza internet per le ricerche. La dimostrazione che la struttura sia attenta all’ambiente, è la presenza di pannelli fotovoltaici per il 55% degli utenti, per il 33% l’uso di sistemi per il risparmio elettrico e per il 29% quelli per il risparmio idrico. Ma i turisti sostenibili sono attenti anche ai servizi offerti e valutano positivamente menù biologici o a km 0 (37%) e raccolta differenziata (34%).

Quando arriva il momento di scegliere dove soggiornare la scelta ricade molto spesso in strutture come B&B (in crescita al 38%), albergo (32%), agriturismo (in aumento al 33%) e l’opzione Airbnb che registra una forte crescita al 12% (+7% rispetto allo scorso anno).

Oltre a queste classiche opzioni in Italia inizia ad essere conosciuto negli ultimi anni anche il glamping. Nel nostro sito è possibile trovare la soluzione più adatta in termini sostenibili, per trascorrere un soggiorno di qualità nella natura tra comfort e relax. Questo tipo di vacanza è ciò che più si avvicina ad una vacanza sostenibile ed è ricca di attività da fare (sportive, escursionistiche, culturali, gastronomiche).

Sulla scelta del ristorante, in crescita sono le percentuali di preferenza per quelli che offrono prodotti a km 0 (93%) e per quelli che usano prodotti provenienti da agricoltura biologica (81%), a parità di prezzo o anche spendendo qualcosa in più.

Tutto questo sta a dimostrare che la tutela di un territorio passa dalla sua conoscenza, quindi prima di prenotare la vostra prossima vacanza lasciatevi ispirare dalle soluzioni più vicine a voi.

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